Giro d'Italia: protagonisti a confronto
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Tra poche ore ci sarà la cerimonia di presentazione. Piano, piano, si sta entrando nella fase calda e dell'agonismo. Domani, la crono individuale di apertura consegnerà la prima maglia rosa. La strada verso Torino è lunga però. Nell'attesa allora, concediamoci anche noi alla sfera di cristallo per intravedere che cosa c'è da attendersi dall'edizione numero 99 del Giro d'Italia. Mettendo a confronto, tutti i protagonisti più attesi per quanto riguarda la classifica generale.
I protagonisti più attesi: |
Vincenzo Nibali: sulla carta è il più quotato e parte come super favorito. Nelle Ardenne è sembrato non avere il passo dei migliori, ma siamo sicuri che la preparazione è stata impostata per essere al top quando servirà. Tutta l'italia lo spingerà su per le salite a forza di imprecazioni ed improbabili polemiche foraggiate dal Processo alla Tappa... Daje Vince'!!! |
Rigoberto Uran Uran: è apparso brillante ed in crescita al Romandia. Ultimamente ci ha abituati a tanta speranza ma poca sostanza. Il cambio di casacca speriamo sia una motivazione in più per il bel Rigoberto. Per il capello da guappo che spunta da sotto il casco sicuramente ha già battuto tutti agilmente... |
Domenico Pozzovivo: Ci ricordiamo tutti la ghignata epocale battuta dal lucano in una delle prime tappe del giro 2015 che, oltre a renderlo una maschera da film horror, lo costrinse al ritiro. Eterna promessa temiamo che nel migliore dei casi potremmo essere felici per una bella tappa. Alla classifica ci penseremo quando diventeremo grandi... |
Alejandro Valverde Belmonte: Riccioli d'oro viene in italia e sulla carta dovrebbe essere una bestiaccia visto che all'ultimo Tour è salito sul podio. Dopo l'ottima Freccia Vallone vinta alla grande è rimasto nell'ombra alla Liegi, la condizione c'è ed i campanilisti sperano che cali in vista delle tappe che contano. Attaccante o collaudato attendista? Vallo a sapere.... |
Tom Dumoulin: Se ripetesse la performance della Vuelta 2015 che lo vide battagliare con Fabietto Aru sarebbe tanta roba. Gran lottatore lo prevediamo briao tegolo alla crono del Chianti nella quale sarà un sicuro protagonista. Questo Giro per lui potrebbe essere il trampolino di lancio per l'olimpo delle gare a tappe. |
Ilnur Zakarin: Il russo nelle ultime gare è andato molto forte dimostrando che in salita quelli che possono impensierirlo sono veramente pochi. Ma come sappiamo il Giro è lungo e se la condizione calerà prevediamo un calvario... Anche lui potrebbe affacciarsi al circolo dei grandi. La grinta non gli manca... |
Steven Kruijswijk: Con questo nome impronunciabile prevedo che prenderà tante offese per doverlo scrivere nelle pagelle delle tappe. Le spalle larghe ci sono e ha terminato il Giro 2015 in crescendo pagando forse un la poca esperienza. Un anno è passato e anche lui ultimamente non ha brillato per risultati. Di sicuro è chiamato al cambio di marcia con un bel risultato. |
Mikel Landa Meana: L'anno scorso ha vissuto un po' nell'ombra di Aru dimostrando comunque grandi cose. Ora tocca a te, e siccome non sei il capitano di una squadra di raccattati la responsabilità è tanta. La reggerà?? Al trentino è andato forte ed il motore in ottima crescita. Un altro clientaccio... |
Rafal Majka: in salita il ragazzo va forte e nessuno lo discute. Anche il polacco è chiamato ad onorare l'eredità alla corsa rosa di un certo Albertino Contador e quel mattacchione di Tinkoff gli terrà il fiato sul collo... Non riesco a decidere quale delle due cose è la peggiore...Come ultimo uomo in salita è bravissimo ma ora non si vive nell'ombra, ti tocca regolare!!! |
Ryder Hesjedal: Capitano della Trek con a fianco Cancellara il canadese è chiamato a non farci togliere dalla testa che il Giro 2012 lo abbia vinto una meteora. Il tempo è passato e temiamo per la sua continuità nelle tre settimane... Brutto in bici come pochi vorremmo ancora il Cammellone (come lo chiama Magrini) dondolante a battagliare sulle salite. |