Omnium a Mattew Walls, Elia Viviani ancora sul podio: risorge nelle ultime due prove e conquista un bel Bronzo
Nell'ultima prova, la corsa a punti, arriva il capolavoro di Viviani. Il britannico Mattew Walls mette subito un'ipoteca sull'oro guadagnando un giro. Elia entra in azione a metà gara, va in avanscoperta da solo, inseguito dal tedesco Roger Kluge e dal bielorusso Yahueni Karaliok. Ha l'intelligenza di attenderli. Insieme portano a casa i 20 punti del giro e l'azzurro ai prende anche i 10 punti per i due sprint vinti durante la fuga. Sale al secondo posto, a pari merito con il francese Thomas. Elia controlla il francese ed anche l'olandese van Schip. Vince anche un altro sprint, ma nulla può contro l'attacco finale del neozelandese Campbell Stewart, che gli sfila l'argento per una manciata di punti.
"Questa medaglia vuol dire tanto dichiara Viviani - anche per la reazione che ho avuto durante tutta la gara. Con lo scratch sono partito veramente male. Avevo qualcosa che non andava. Non avevo gambe per seguire l’attacco giusto, né la testa per sprintare nel finale. L’eliminazione è stata la svolta: ho trovato la determinazione e l'entusiasmo e la fiducia in me. Mi dispiace aver perso l’argento ma nel complesso il bronzo è veramente un grande risultato, visto come si erano messe le cose.
All'inizio ho avuto come un blocco mentale: non era facile dopo l’oro di Rio e forse ho pagato essere qui 15 giorni. Poi Marco Villa e Roberto Amadio mi hanno fatto notare che le gambe andavano, anche nelle prime due prove. Per fortuna che con l'eliminazione mi sono ritrovato. Sono stati due anni difficili, pieni di difficoltà, con problemi vari e risultati che non arrivavano. Mi auguro che questo bronzo sia il punto di partenza per un nuovo inizio."