Le analisi di Magrini, le speranze di Brambilla

Accantonate le classiche delle pietre, il grande ciclismo si sta preparando ad affrontare le corse delle Ardenne e tutta una serie di brevi gare a tappe, in una intensa marcia di avvicinamento verso il Giro d’Italia.
Se nel corso dell’ultima puntata del talk-show “Sui Pedali Magazine” c’era stato qualcuno che aveva palesato diffidenze o almeno disappunto nei riguardi di certe strategie tattiche adottate in corsa dal campione del mondo Peter Sagan, l’impresa del fuoriclasse slovacco alla Parigi-Roubaix ha alla fine messo d’accordo tutti sulle qualità e l’unicità di un atleta che non ha eguali. Unico sia per le sue grandi performance atletiche, tanto per l’eccezionale caratura del personaggio.
Un personaggio che ha avuto modo di spiegare nel corso del suo intervento telefonico, Riccardo Magrini. Insostituibile opinionista di Eurosport, che con il suo acume e le sue spiccate noti di colore, accompagna ormai da anni le telecronache dei vari Berton, Panchetti e Aiello che si sono via via succeduti a raccontare il ciclismo sul canale satellitare. Fino all’arrivo quest’anno di Luca Gregorio. Voce nuova e giovane con la quale l’ex corridore di Montecatini Terme ha trovato subito un’ottima intesa.
Approfittando del lavoro svolto nel pomeriggio, Magrini ha raccontato la Freccia del Brabante. Una corsa in linea belga di categoria 1.HC, che dà il la a tutta una serie di importanti classiche che si susseguiranno con l’Amstel GoldRace di domenica prossima, la Freccia Vallone di mercoledì 18 aprile, fino alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica 22. Una gara che ha visto il successo di Tim Wellens, un ottimo corridore fiammingo che anno dopo anno, va abbinando a uno spiccato istinto combattivo, anche un’opportuna tempistica nello scegliere i momenti ideali per i suoi attacchi che sempre più, gli stanno consegnando successi importanti. Magrini ha evidenziato anche l’apprezzabile piazzamento conseguito da Sonny Colbrelli (2°) ed Enrico Gasparotto, il corridore friulano già 2 volte vincitore dell’Amstel, che con l’arrivo di certe gare riesce sempre a raggiungere i massimi picchi di forma.
Con l’opinionista di Eurosport sono stati ovviamente toccati tutta una serie di temi attraverso i quali è stata ripercorsa l’eccezionale performance di Peter Sagan alla Roubaix. Sottolineando anche l’ottima prova fornita dal suo compagno di viaggio Silvan Dillier. Unico superstite della fuga del mattino, capace di accompagnare il campione del mondo fino agli ultimi metri sul velodromo della città francese famosa in tutto il mondo per essere la sede d’arrivo della più importante gara in linea francese.
Il secondo ospite telefonico della serata è stato Gianluca Brambilla. Da quest’anno in forza al team Trek-Segafredo, vittima però di un inizio di stagione piuttosto travagliato a causa di una polmonite che lo ha tenuto a lungo fuori dalle competizioni. Il vice campione italiano 2016 si trova attualmente a Sierra Nevada, in Andalusia, a preparare il suo rientro ormai imminente al Giro della Croazia, in programma la prossima settimana. Il corridore veneto ha confessato le sue ambizioni a curare la classifica generale al prossimo Giro d’Italia. Un obiettivo che in squadra dividerà con il colombiano Jarlison Pantano. Sebbene, a causa dell’altura (l’interlocutore ha precisato di trovarsi a 2.400 metri di quota) la sua voce arrivasse tenue e di basso volume, nel corso dell’intervista è stato possibile avvertire la determinazione al riscatto insita nell’animo del corridore della Trek-Segafredo che, ammettendo uno stato di forma soddisfacente, è certo di aver messo alle spalle la polmonite. Sperando di far bene già al suo rientro.
La puntata si è chiusa con tutta una serie di spiegazioni che l’ospite in studio Stefano Taddei, rivenditore Specialized di Santa Croce sull’Arno (PI), ha voluto dare su certe interessanti peculiarità della bici con la quale Peter Sagan ha affrontato l’ultima Roubaix. Esibendo in studio una bici simile a quella adottata dal campione del mondo nella classica del pavè.

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