La crono di Torrelavega conferma Rohan Dennis e Simon Yates
In grado di incidere molto spesso sulla classifica a tempi, più dei tanti arrivi in salita o delle tappe di montagna in genere, che anche in questa Vuelta hanno fatto rilevare un costante equilibrio, quanto a forze in campo dei vari contendenti.
Eccoci allora a dover conferire il consueto tributo a Rohan Dennis, sempre più spesso mattatore assoluto contro le lancette, che anche sui 32 Km da Santillana del Mar a Torrelavega ha saputo imporre la legge del più forte. Lasciando il piazzato Joseph Rosskopf a 50”. L’australiano ha fornito l’ennesima prova eccelsa attraverso una galoppata trionfale nella quale si è reso protagonista di una performace progressiva con la quale, con il passare dei tempi intermedi, è sempre andato in crescendo di vantaggio nei confronti di tutti i suoi avversari.
Se da una parte si deve elogiare il polacco Michal Kwiatkowski che domenica temevamo potesse lasciare la corsa a tappe spagnola a causa di una caduta, autore di un avvio brillantissimo che gli ha consentito di ottenere un ottimo 5° posto, a 51” dal vincitore in forza al team BMC, dall’altra non può essere trascurata l’ottima prestazione tra gli uomini di classifica, dell’olandese Steven Kruijswijk, che al traguardo ha fatto segnare lo stesso tempo del campione del mondo di Ponferrada.
Tra tutti gli uomini di classifica, l’olandese del team Lotto Jumbo, è assolutamente da considerare – numeri alla mano -, quello che ha strappato il maggiore profitto dalla prova contro il tempo. Una prova che almeno sulla carta, poteva anche lasciare gli spazi per un capovolgimento di fronte nella leadership della generale, con Alejandro Valverde che oltre che incalzare, avrebbe potuto addirittura superare la maglia roja Simon Yates. In questo caso è sembrata invece prevalere la regola dei valori rapportati all’effettiva condizione di forma, sempre valida nel contesto di una lunga gara a tappe. Il ventiseienne britannico, per molti giorni in maglia rosa all’ultimo Giro d’Italia, ha addirittura fatto meglio di 7” rispetto al murciano. Infliggendo inoltre 42” a Nairo Quintana, 43” a Thibaut Pinot, 48” a Rigoberto Uran e 51” a Miguel Angel Lopez Moreno.
Alla fine, al termine di una giornata nella quale avrebbe dovuto principalmente limitare i danni, l’attuale leader si è confezionato un bilancio assolutamente positivo. La strada da percorre prima di arrivare a Madrid è ancora lunga. Tra gli avversari dovrà considerare adesso anche il sorprendete spagnolo Enric Mas Nicolau, classe 1995, che dopo la bella crono nella quale si è piazzato al 6° posto facendo segnare un tempo di 1’03” superiore a quello del vincitore, occupa attualmente la 5a posizione della generale, con un gap di 1’30” dal leader. A parte queste importanti premesse, Simon Yates sta palesando un crescendo di condizione e un atteggiamento in corsa in assoluta contrapposizione a quello messo in luce nella corsa rosa. Una lezione metabolizzata al cento per cento, ma dalla quale il corridore della Mitchelton-Scott ha dimostrato di aver saputo trarre i giusti insegnamenti.
La strada da percorrere è comunque ancora lunga e soprattutto, in salita. Per ora, il suo terreno preferito, nonostante l’ottima prova di Torrelavega.
Roberto Sardelli