Giacomo Nizzolo colpisce ancora: dopo la vittoria tricolore arrivo il titolo Europeo
La volata di Giacomo Nizzolo è di quelle che ti lasciano il cuore in sospeso per qualche secondo prima di realizzare che è fatta. Il lavoro della #NazionaleCiclismo di Davide Cassani è così portato a compimento: nonostante i problemi della vigilia, con le rinunce forzate; nonostante ci abbiano provato un po’ tutti in gara a rovinarci la festa; nonostante la forza e la rimonta di Demare. Rimonta che ha strozzato in gola l’urlo di gioia degli spettatori presenti già pronti ad assaporare il successo del corridore di casa, per il quale era stato pensato questo circuito.
Gli Europei di Ciclismo su strada Elite, adesso lo possiamo dire con serenità, sono un affare dell'Italia. Giacomo Nizzolo è il terzo azzurro che veste la maglia dell’unione consecutivamente. Dopo Matteo Trentin e Elia Viviani. Completa un terzetto di uomini veloci che rappresenta in questo momento l’orgoglio del ciclismo italiano, insieme ad un gruppo di giovani che stanno crescendo alle loro spalle, mostrando soprattutto un grande attaccamento alla Maglia.
Il lavoro di Davide Cassani si apprezza proprio in questo e trova, come per incanto, la massima espressione sempre ai Campionati Europei. La costante di tutte queste vittorie (come anche quella di Elisa Balsamo di questa mattina) sta proprio nella grande abnegazione da parte di tutti gli uomini chiamati in Nazionale. Ognuno consapevole del proprio ruolo, ognuno pronto a sacrificarsi per la causa. Se a questi risultati aggiungiamo anche il mondiale dello scorso anno possiamo dire tranquillamente che la lezione di Alfredo Martini Cassani l’ha mandata perfettamente a memoria e riesce ogni anno a metterla in campo, nonostante i problemi contingenti e le assenze forzate.
Proprio ad Alfredo Martini il tecnico della Nazionale dedica il primo pensiero con un post su Facebook "Alfredo, saresti stato orgoglioso di questi ragazzi. Ieri ti avevano promesso che avremmo dato l’anima e devo dire che ho provato una gioia immensa nel vedere i nostri ragazzi correre in questa maniera. Ha vinto Giacomo Nizzolo e con lui hanno vinto Matteo Trentin, Giovanni Visconti, Diego Ulissi, Davide Cimolai, Davide Ballerini, Manuele Boaro, Edoardo Affini. Una squadra semplicemente fantastica."
“E’ stato un grande lavoro di squadra. Devo ringraziare i compagni, che mi hanno aiutato in ogni momento” ha detto il nuovo campione europeo subito dopo l’arrivo. Il grande lavoro della formazione azzurra ha trovato però concretezza nello sprint del 31enne milanese, finalmente, e meritatamente, in grado in questi pochi mesi che ci ha messo a disposizione la pandemia di raggiungere le vette che il suo grande talento gli ha prospettato da tempo: titolo italiano (il secondo per lui) e titolo di campione europeo.
Per arrivare allo sprint, lanciato da Ballerini e perfettamente concluso da Nizzolo, però, gli azzurri hanno dovuto parare prima di tutto gli attacchi di Van der Poel: uno, due, tre, quattro. Gli ha risposto, sempre e con grande personalità, Matteo Trentin, che ha mostrato proprio in questo europeo di essere il leader della Nazionale di Cassani. Nonostante una condizione non ancora ottimale, il trentino ha stoppato il corridore più pericoloso e sicuramente più atteso. Il resto l’hanno fatto Ulissi, Ballerini e Visconti, capaci di tenere insieme la corsa quando rischiava di esplodere nel penultimo giro. A pochi chilometri dal traguardo sono entrati in azione gli uomini del trenino: Affini, lo stesso Ulissi, Cimolai e ancora Ballerini. La volata di Giacomo ha completato l’opera. Complimenti a tutti!
Domani si torna in gara con le Donne Elite e gli Uomini U23 e sarà un’altra storia. Oggi il ciclismo italiano si gode queste due splendide medaglie d’oro e la testa del medagliere generale, almeno per quanto riguarda le prove in linea.