L'abbraccio che ha il sapore della vittoria

L'abbraccio che ha il sapore della vittoria

 

Una volata, anche se avviene in poco tempo, riesce a spezzarti il fiato, rendendo quei pochi secondi... eterni.

La linea del traguardo è sempre più vicina, tutti i velocisti sono pronti per essere lanciati verso lo sprint finale, solo la bici di uno di loro arriverà per prima, la bici del corridore più furbo, più forte.

Guardi il gruppo e ti perdi nei mille colori delle loro maglie, sfumature diverse, che nascondono una storia dai mille colori. Mentre li guardi, incantato dal ritmo dei pedali, un terzetto Bahrain Merida si porta sulla testa della corsa. Il numero del dorsale del primo corridore è il numero cinque, che spinge sui pedali mettendo tutta la forza che ha. Esaurendo tutte le sue energie Giovanni Visconti dà gli ultimi colpi ai pedali, per poi lasciarsi sfilare dal gruppo. Ecco subito dopo Grega Bole, che lancia la volata al capitano mettendo forza e cuore in quelle intense pedalate. Bole continua a “menare” sui pedali, ma ecco che all'improvviso, da dietro le sue spalle parte un fulmine rosso, il numero uno, il vincitore dello scorso anno della Coppa Bernocchi: Sonny Colbrelli, che non aspetta che il compagno esaurisca le energie, ma parte battendo tutti sul tempo, arrivando sul traguardo con le braccia alzate accompagnate da un grido di felicità. Gli avversari superano la linea del traguardo e si complimentano con il corridore della Bahrain, Sonny va verso i suoi compagni che con tutte le loro forze lo avevano portato alla vittoria; abbraccia Grega e Giovanni, che non possono far altro che essere felici per lui. E in quel momento, in quell'abbraccio, tutta la fatica si trasforma in felicità pura.

Nel ciclismo solo uno è il corridore che vince, quello che a fine corsa alza la coppa tra gli applausi dei tifosi, ma è tutta la squadra che lo porta verso la vittoria.
Così, con uno splendido abbraccio tra compagni, si conclude un'altra pagina del ciclismo. La vittoria della centesima edizione della Coppa Bernocchi la conserverà per sempre Sonny Colbrelli, nel suo palmares.

Giada Gambino

Foto: Manguzzi Photo

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